martedì 4 novembre 2008

Windows 7, il marketing nel nome


Nelle intenzioni di Microsoft, il nome dovrebbe riflettere il fatto che Windows 7 è la "settima" versione di Windows.
Si tratta però di un'affermazione che proprio non regge perchè Windows 7 sarebbe in realtà l'undicesima revisione del sistema operativo a finestre.
Microsoft ha tentato di chiarire la situazione con un post ufficiale, nel quale illustra come è arrivata a sostenere che questa sarà la settima versione di Windows: dopo Windows 1.x e Windows 2.x, la logica di Microsoft accorpa Windows 3.x e Windows NT nello stesso ramo "3.x", Windows 95/98/98SE/ME come "4.x", Windows 2000 e Windows XP come "5.x", Windows Vista è indicato come "6.0", e quindi Windows 7 come settima versione.
Probabilmente ognuno può decidere se le argomentazioni esposte siano effettivamente valide o se il nome "Windows 7" sia stato scelto semplicemente perchè ritenuto efficace da qualche esperto di comunicazione.
La storia
Attorno al 2003, immediatamente dopo il lancio di Windows XP e contestualmente alle prime indiscrezioni circa il progetto Windows Longhorn (concretizzatosi poi in Windows Vista), il prodotto era noto con il nome in codice di Blackcomb.
In seguito, qualcuno si riferiva a questo progetto con il nome "Vienna". Un appellativo che, già all'epoca, sembrava alquanto improbabile.
In una terza fase, si è iniziato a chiamare il prodotto "Windows Seven", con il numero "7" espresso con la corrispondente parola inglese.
Infine, si è arrivati al nome in codice definitivo: Windows 7. Tale appellativo avrebbe dovuto rimanere costante per tutta la fase di sviluppo, salvo poi essere modificato con il nome commerciale solo poco prima della disponibilità pubblica. Così non è stato: con un (inatteso) comunicato ufficiale, Microsoft ha annunciato la volontà di mantenere "Windows 7" anche come appellativo definitivo del prodotto.
fonte
megalab.it

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